
Spesso, per fretta o distrazione, utilizziamo immagini trovate online per raccontare un’attività o promuovere iniziative, pensando che tutto ciò che si trova sul web sia libero e utilizzabile. In realtà, pubblicare contenuti senza verificare eventuali diritti di proprietà intellettuale – sul sito, su Facebook, Instagram o nelle “stories” – può comportare problemi legali.
Ogni foto, testo, brano, composizione musicale, marchio e, in senso estensivo, il frutto della creatività personale, può essere protetto dal diritto d’autore, disciplinato in Italia dalla Legge 633/1941.
Con l’aumento esponenziale dell’uso dei social network anche da parte di enti e associazioni, che vincolano l’utente ad associare un’immagine al contenuto scritto, negli ultimi due anni abbiamo ricevuto tre richieste di risarcimento per utilizzo non autorizzato di immagini o marchi da parte di affiliati.
Tra queste vale la pena introdurre il fenomeno del “copyright trolling”, dove qualcuno sfrutta la popolarità di un marchio, spesso nomi composti e suoi derivati, di uso comune per ottenere guadagni tramite azioni stragiudiziali. Pur essendo lecite, queste azioni richiedono sempre verifica: controllate l’eventuale registrazione del marchio e, in caso di dubbio, consultate un avvocato.
Come si risolve un utilizzo indebito? Di solito con un accordo tra le parti, senza andare in tribunale: si paga un risarcimento e si rimuove il materiale utilizzato senza permesso. Prima di procedere, però, accertate sempre la fondatezza della richiesta.
Per evitare problemi e fastidi consigliamo di:
- Utilizzare immagini libere da copyright o acquistare i diritti tramite portali certificati;
- Contattare l’autore per chiedere il permesso, anche gratuito;
- Creare contenuti autonomamente;
- Usare strumenti di intelligenza artificiale, controllando sempre le regole della piattaforma, perché non tutte le opere generate sono esenti da vincoli.
Seguendo queste semplici regole, si rispetta la proprietà intellettuale delle “opere” e si condividono contenuti in sicurezza. Ricorda: ogni pubblicazione online può diventare prova legale, quindi è sempre meglio verificare in anticipo la presenza di diritti associati a foto e immagini utilizzate per promuovere le attività dell’ente.
Illustrazione generata con intelligenza artificiale (IA). Libera da copyright.
