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Affidamento in prova al servizio sociale

Cos’è l’affidamento in prova al servizio sociale?

È una misura alternativa alla detenzione, prevista dall’ordinamento italiano. Consente al condannato di scontare la pena fuori dal carcere, sotto la supervisione del servizio sociale collegato al tribunale, in un percorso di reinserimento controllato.


A chi si rivolge?

Non si applica a tutti i reati o a tutte le persone. I beneficiari sono persone con storie diverse, spesso con competenze e desideri di riscatto, selezionate attentamente tramite colloqui orientativi.


Il ruolo del Terzo Settore e dei Circoli NOI

  • Opportunità per gli enti.
    Accogliere persone in affidamento rappresenta un’occasione per:
    • rispondere a un bisogno sociale emergente,
    • ampliare le competenze associative,
    • aprirsi a nuove forme di partecipazione civica e solidarietà.
  • I Circoli NOI, come parte del Terzo Settore, possono candidarsi ad accogliere questi soggetti.

Chi coordina?

  • CSV Verona, in collaborazione con l’UEPE del Tribunale di Verona, si occupa di:
    • relazioni istituzionali,
    • supporto agli enti ospitanti,
    • supervisione e assistenza durante tutto il percorso.

Cosa comporta per l’ente accogliente?

  • Alcune incombenze burocratiche minime (fogli presenze, firme…).
  • Inserimento graduale del soggetto nella vita dell’ente e affiancamento operativo.
  • L’ente è assistito costantemente da CSV Verona.
  • Non vi è obbligo di prosecuzione: l’esperienza può essere interrotta in qualsiasi momento in caso di difficoltà.

Il 13 maggio scorso, Irene Magri, responsabile dello sportello giustizia riparativa del CSV di Verona, ha tenuto un incontro formativo per 22 enti affiliati per conto di NOI Verona APS.

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