
Domenica prossima festeggeremo i Santi. Quelli del calendario, del martirologio, quelli ufficiali e quelli ufficiosi. Il giorno appresso festeggeremo i nostri morti, che morti non sono, perché insieme ai santi vivono nella nuova dimensione dell’eternità che Gesù ha più volte descritto come festa, come banchetto festoso.
Anche quest’anno saremo aggrediti da scheletri, mostri, maghi, streghe in una danza macabra che per i ragazzi di oggi fa da sfondo per una festa che dovrebbe essere familiare, gioiosa, di rasserenante memoria delle persone che abbiamo amato di più.
Non è il caso di prendersela con gli americani che hanno inventato Halloween e l’hanno fatto diventare un business di soldi a palate anche se gli italiani lamentano di non arrivare a fine mese. La festa del cattivo gusto, la notte dei riti satanici, degli occultisti, degli ubriachi, delle orge ha attecchito perché ha trovato lo spazio. Come cristiani ci siamo svuotati, qualcuno ha trovato il vuoto e l’ha riempito di stupidaggini, di zucche vuote, di morte, di Halloween.
Tarcisio