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Sintesi Conferenza NOI Associazione – Riva del Garda

il Presidente don Sandro Stefani

Si è svolta la scorsa settimana a Riva del Garda (Trento) l’annuale conferenza organizzativa di Noi associazione, che a livello nazionale conta 1.500 oratori e circoli ricreativi affiliati con 400mila tesserati ed è presente ed operante anche nella nostra diocesi. «A 16 anni dalla sua nascita – ha affermato il presidente nazionale don Sandro Stefani aprendo i lavori – sentiamo il bisogno di “fare il tagliando” alla nostra associazione, per guardare avanti e farla diventare maggiorenne prendendo coscienza della propria identità. E siamo convinti che vi sia una ricchezza molto forte in campo educativo e formativo da mettere in circolo».

In modo molto significativo i lavori – ai quali hanno preso parte una sessantina di persone tra presidenti, segretari territoriali e addetti di segreteria – si sono svolti nell’oratorio “Oranoi” della cittadina benacense, messo gentilmente a disposizione dalla parrocchia di Santa Maria Assunta.

Prof. Marco Moschini

Il prof. Marco Moschini, docente di Filosofia teoretica all’Università di Perugia e direttore presso il medesimo ateneo del Corso di perfezionamento in progettazione, gestione e coordinamento dell’oratorio, ha offerto ai presidenti territoriali una riflessione sul valore che oggi hanno le associazioni impegnate con i giovani, evidenziando, a partire dalla centralità di Cristo, la loro vocazione generativa ed educativa, che scaturisce dal loro essere Chiesa. «La parola d’ordine dello stare in oratorio, con i giovani, in parrocchia, tra la gente èprossimità – ha affermato – intesa come farsi accanto, alla maniera di Dio nei confronti dell’uomo». Rifiutando l’idea diffusa che questi siano i tempi peggiori per la Chiesa, egli invece ha sostenuto che «questi sono i tempi migliori perché la Chiesa parli, perché oggi quelli che parlano con i ragazzi non hanno nulla da dire». È quindi il tempo di affermare la nostra identità, con i fatti più che con le parole, «facendo in modo che il mondo ritrovi la speranza». Occorre peraltro camminare insieme, in sinodalità, perché «un’associazione che non si mette insieme in sinodo con le realtà con cui vive, in qualche modo fallisce nella prossimità». Una Chiesa (e quindi gruppi e associazioni) generativa ma anche accogliente, capace di ascolto, attenzione e amicizia, cioè di cura, mediante la quale fare esperienza dell’altro. Le associazioni per essere significative, per non tradire lo spirito della cura, devono assolutamente stare in una comunità», ha rimarcato Moschini, evidenziando infine alcuni possibili mali che possono intaccare un’associazione, tra i quali la clericalizzazione, il protagonismo, la rottura dell’unità nella comunità.

Mons. Giuseppe Baturi
Avvenire 28 settembre 2017

Sui diversi tipi di associazioni, sulla loro evoluzione dal punto di vista canonistico, sulle forme di riconoscimento si è soffermato mons. Giuseppe Baturi, sottosegretario della Conferenza episcopale italiana e direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi giuridici. Stimolato daalcune domande dei presidenti territoriali sulla difficoltà che talora si presenta nel coniugare l’ambito canonistico con le esigenze in campo civilistico, egli ha evidenziato come il “diritto associativo” ecclesiale abbia delle maglie piuttosto larghe, considerando la pluralità di possibili situazioni, e come gli statuti di ogni singolo ente possono essere l’ambito più adeguato per definire alcune questioni.
La legge di riforma del terzo settore, per la quale si attendono i 32 decreti attuativi e il pronunciamento circa la conformità con la normativa dell’Unione Europea, è stata presentata da Tarcisio Verdari, segretario di Noi Verona, che ne ha fatto oggetto di un’analisi accurata, sin dalle diverse fasi della sua stesura, fino all’approvazione parlamentare e all’entrata in vigore il 3 agosto scorso. Soffermandosi in particolare sugli aspetti che maggiormente concernono Noi associazione nelle sue diverse articolazioni (nazionale, regionale, territoriale, locale), ha evidenziato come le segreterie territoriali saranno chiamate ad un compito di primaria rilevanza nell’assistere i circoli perché ottemperino agli obblighi sanciti dalla nuova legge.

Parole di grande apprezzamento, stima e incoraggiamento per l’attività svolta da Noi associazione in ambito educativo sono state espresse dall’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, che ha presieduto la concelebrazione eucaristica nella chiesa di S. Maria inviolata, nella festa dei santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.

Non sono mancate visite alle bellezze paesaggistiche offerte dal lago di Garda e dal monte Baldo, come pure alle opere dell’ingegno umano quale è la centrale idroelettrica di Santa Massenza. Si potrebbe quindi chiosare che Noi associazione riparte da Riva per prendere il largo.


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